QUELLI COME NOI -SECONDA PARTE-
Un triste resoconto della situazione di alcuni colleghi neo laureati e attualmente poco occupati.
Lo scopo era quello di rendere più chiaro il quadro lavorativo a coloro che si stanno preparando in questi giorni, o nei prossimi mesi, a portare a termine il proprio progetto universitario e iniziare a brancolare nel buio.
Se nella prima parte della mattina il pessimismo era solo velato, a fine serata la voglia di suicidio per noi tutti poveri scriventi, era molto molto molto forte.
Questa è la mia vita nell'ultimo anno, e cioè da quando mi sono laureato in poi...
Ho visto vari commenti e la mia esperienza va in una direzione un po' differente. Io ho deciso di tentare la strada del giornalismo, il mio sogno da quando ho deciso di scrivermi a scienze della comunicazione. Mi sono laureata esattamente un anno fa con 110 e lode. Entusiasta come non mai per questa laurea con il massimo dei voti, ho subito scartato l'idea del master per gli elevati costi e ho deciso di investire sul perfezionamento dell'inglese. Partita per Londra con l'intento di rimanerci almeno un anno sono tornata in Calabria dopo un mese per problemi di salute. A luglio ho iniziato uno stage al "Quotidiano della Calabria" e a settembre ho avuto un contrattino come collaboratrice occasionale. Sono corrispondente di due paesi, ma dopo quattro mesi (settembre-dicembre) il mio guadagno è stato di 170 euro (ho ricevuto l'assegno solo ieri). Sempre a settembre ho deciso di fare uno stage in una tv locale dove non mi hanno insegnato assolutamente niente. Nel frattempo mi ha assunto un'altra tv locale "TelespazioTV" per un periodo di prova di tre mesi per condurre il telegiornale. Dopo due settimane mi hanno sbattuta fuori senza una valida giustificazione. A dicembre ho iniziato a lavorare per un settimanale che prometteva contratto e guadagno. Dopo quasi tre mesi di lavoro, da premettere che lavoravo in redazione dalle 9:30 del mattino alle 18:30-19:30 della sera, mi hanno dato 100 euro dopo varie suppliche e ovviamente del contratto nemmeno l'ombra. Contemporaneamente al settimanale e al quotidiano ho cominciato a scrivere per un quindicinale e a fare servizi per un'altra tv, dalla quale sono uscita perché non davano una lira. Il quindicinale è l'unico che mi paga regolarmente nonostante gli editori siano due giovani ragazzi.
Sintesi: lavoro da 8 mesi circa, scrivo per un quotidiano, un settimanale e un quindicinale, spesso rimanendo davanti al computer fino a mezzanotte, ho lavorato in due tv locali e ho fatto uno stage, facendo telefonate e viaggi di lavoro a spese mie e in tutto ho guadagnato meno di 700euro. Il risultato? Stavo pensando di cambiare area, ma dopo i vostri commenti sono ancora più sfiduciata. Il voto di laurea? Non mi è servito assolutamente a niente, diciamo che la laurea in scienze della comunicazione non mi è servita a niente. Qual è la vera realtà? Che senza raccomandazioni non si va da nessuna parte e che forse l'idea di vendere gelati non è male, ho fatto la cameriera per diversi anni e so quanto incassava il mio capo!Laureato a Marzo dell'anno scorso, anche io come molti di voi con il massimo dei voti...oltre alla soddisfazione personale credevo mi si fossero aperte le porte del paradiso, mai più errata fu la mia considerazione!
Curriculum su curriculum inviati chiedendo esclusivamente la possibilità di effettuare un'esperienza formativa in grado di arricchirmi professionalmente (nell'ambito dei nuovi media), non volevo uno stipendio, non cercavo soldi volevo solo provare a mettere in pratica tanti anni di studio e niente più. Risultato ZERO, nessuno e dico NESSUNO su una cinquantina di c.v. inviati mi ha degnato di una risposta, mi bastava anche un "no guarda non ci piaci" invece l'unica cosa che mi è arrivata è stata l'indiferrenza, una VALANGA D'INDIFFERENZA.
Non ho accettato di fare master, non perchè non ne considerassi l'utilità ma perchè ne contesto, anzi RIFIUTO L'OBBLIGO di spendere altri 10000€, dopo 5 anni di studio mantenuto da mamma e papà, per cercare di assicurarsi un posto di lavoro (che poi tanto sicuro non
è!!!).
A questo punto visto l'aria che tirava, ho fatto i bagagli ed anche belli grossi e sono partito direzione Dublino, confortato dal fatto che per un ragazzo, tanto più laureato in comunicazione, sia FONDAMENTALE un'ottima conoscenza dell'inglese.
Bene, in questi ultimi cinque mesi, ho fatto anch'io come Simone di tutto: dal cameriere al commis chef , studiando inglese la mattina presto e lavorando fino a tarda notte, in una città di un grigio che più grigio non si può.
Anche qui ho spedito molti c.v., ma mi hanno risposto, ho sostenuto colloqui con google, yahoo etc...e sono stato ascoltato, e già questo è qualcosa.
Volete sapere che faccio ora? lavoro nell'Amministrazione Europea dell'UPS a Dublino, ho un contratto a tempo indeterminato di 22000€ annui, che nell'italia dei politici e dei buffoni chiamati Manager E' UN MIRACOLO A SCADENZA DECENNALE, ho bonus su bonus, ho le ferie pagate, il rimborso delle tasse e tutte quelle "cose" che qui si
chiamano DIRITTI del lavoratore, mentre in italia si chiamano privilegi (di parenti o familiari) o grandissime botte di culo.
Ma la cosa più sconvolgente è la qualità del lavoro, l'attenzione al dipendete, la possibilità che viene data ad un ragazzo di affermarsi, di fare carriera di inseguire i suoi sogni....sogni appunto, che nel bel paese rimarranno tali!
Nessuno qui mi ha regalato niente e ne sono contento, è bastato studiare l'inglese, sostenere un buon colloquio e dimostrare tanta buona volontà e voglia d'imparare e TAC, un battito di ciglio e senza nessuna esperienza mi sono ritrovato questo contratto a tempo indeterminato.....lo so, non sono nel campo dei nuovi media ma c'è tempo e non ho nessuna intenzione di lamentarmi o di fermarmi.
Detto tutto ciò mi scuso se mi sono divulgato un pò troppo, ma era tanto tempo che non avevo avuto più la possibilità, o meglio il tempo, di conferire e soprattutto dovevo sfogarmi perchè L'ITALIA MI MANCA ed ho paura a tornare....grazie ai nostri buffoni!
P.S. a tutti i ragazzi che si devono laureare...non pensate che gli sfortunati siano solo gli scienziati della comunicazione, ho troppi amici ingegnieri, architetti e avvocati, rimasti a casa ed infognat iin un labirinto senza uscita...almeno per ora!..ah dimenticavo...qui il lavoro in nero nemmeno sanno cos'è!
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