QUELLI COME NOI -SECONDA PARTE-

PICCOLISSIMA PREMESSA:
Un triste resoconto della situazione di alcuni colleghi neo laureati e attualmente poco occupati.
Lo scopo era quello di rendere più chiaro il quadro lavorativo a coloro che si stanno preparando in questi giorni, o nei prossimi mesi, a portare a termine il proprio progetto universitario e iniziare a brancolare nel buio.
Se nella prima parte della mattina il pessimismo era solo velato, a fine serata la voglia di suicidio per noi tutti poveri scriventi, era molto molto molto forte.

Mario, laurea nuovo ordinamento

Mi sono laureato a fine Giugno 2006.
A luglio ho iniziato un co.co.pro con una società con cui sono entrato in contatto per via degli studi della mia tesi. Il compenso iniziale era irrisorio, ed a ben vedere lo è ancora adesso. Ma guadagnare anche due lire mi pare meglio di non guadagnare affatto, e così continuo...
Nel frattempo mi sono iscritto ad un (vituperato) master, organizzato qui a Perugia, i corsi sono iniziati da un mesetto scarso. Le mie aspettative sul master non sono clamorose, e immagino che sulla brochure le cose siano sempre migliori di come tendano ad apparire, ma alla fine mi son fatto due conticini ed ho deciso di supplicare i miei genitori affinchè mi ci iscrivessero.
Sugli orari, tecnicamente il co.co.pro è destinato al raggiungimento di un fine a prescindere da un orario di ufficio, ma ciò che sta sulla carta non si traduce sempre in realtà, quindi grosso modo svolgo l'orario che fa l'agenzia presso cui lavoro.
Il mio voto di laurea non è mai saltato fuori da nessuna parte, immagino serva solo ai concorsi, e la cosa che più mi ha caratterizzato e con la quale mi sono finora 'promosso' è lo studio della lingua cinese che ho fortunatamente deciso di tentare come esame opzionale al mio corso di studi.
Questa è la mia vita nell'ultimo anno, e cioè da quando mi sono laureato in poi...
that's it.
Buona giornata,
MA

Silvia, laurea vecchio ordinamento

Ho visto vari commenti e la mia esperienza va in una direzione un po' differente. Io ho deciso di tentare la strada del giornalismo, il mio sogno da quando ho deciso di scrivermi a scienze della comunicazione. Mi sono laureata esattamente un anno fa con 110 e lode. Entusiasta come non mai per questa laurea con il massimo dei voti, ho subito scartato l'idea del master per gli elevati costi e ho deciso di investire sul perfezionamento dell'inglese. Partita per Londra con l'intento di rimanerci almeno un anno sono tornata in Calabria dopo un mese per problemi di salute. A luglio ho iniziato uno stage al "Quotidiano della Calabria" e a settembre ho avuto un contrattino come collaboratrice occasionale. Sono corrispondente di due paesi, ma dopo quattro mesi (settembre-dicembre) il mio guadagno è stato di 170 euro (ho ricevuto l'assegno solo ieri). Sempre a settembre ho deciso di fare uno stage in una tv locale dove non mi hanno insegnato assolutamente niente. Nel frattempo mi ha assunto un'altra tv locale "TelespazioTV" per un periodo di prova di tre mesi per condurre il telegiornale. Dopo due settimane mi hanno sbattuta fuori senza una valida giustificazione. A dicembre ho iniziato a lavorare per un settimanale che prometteva contratto e guadagno. Dopo quasi tre mesi di lavoro, da premettere che lavoravo in redazione dalle 9:30 del mattino alle 18:30-19:30 della sera, mi hanno dato 100 euro dopo varie suppliche e ovviamente del contratto nemmeno l'ombra. Contemporaneamente al settimanale e al quotidiano ho cominciato a scrivere per un quindicinale e a fare servizi per un'altra tv, dalla quale sono uscita perché non davano una lira. Il quindicinale è l'unico che mi paga regolarmente nonostante gli editori siano due giovani ragazzi.

Sintesi: lavoro da 8 mesi circa, scrivo per un quotidiano, un settimanale e un quindicinale, spesso rimanendo davanti al computer fino a mezzanotte, ho lavorato in due tv locali e ho fatto uno stage, facendo telefonate e viaggi di lavoro a spese mie e in tutto ho guadagnato meno di 700euro. Il risultato? Stavo pensando di cambiare area, ma dopo i vostri commenti sono ancora più sfiduciata. Il voto di laurea? Non mi è servito assolutamente a niente, diciamo che la laurea in scienze della comunicazione non mi è servita a niente. Qual è la vera realtà? Che senza raccomandazioni non si va da nessuna parte e che forse l'idea di vendere gelati non è male, ho fatto la cameriera per diversi anni e so quanto incassava il mio capo!

Michele, laurea triennale nuovo ordinamento

Mi sono laureato a novembre con il massimo dei voti, non che ci sperassi quando ho cominciato, ma è stata una grossa soddisfazione personale e tanto basta. Fra 2 giorno compirò 33 anni, mi sono iscritto alla triennale a 29 ed ora sto facendo la specialistica. Sono quasi dieci anni che lavoro per emittenti locali, enti e privati tutti operanti nella comunicazione o affini. Da 3 anni lavoro come operaio stagionale alla Nestlè per garantirmi una base economica necessaria per la mia autosufficienza. Ho deciso di iscrivermi all'Università dopo aver lavorato un anno al Corecom (comitato regionale per il controllo radiotelevisivo) come consulente, visionavo telegiornali e compilavo tabelle sugli affollamenti per lo più. Quella esperienza mi ha insegnato parecchie cose. Innanzitutto mi ha fatto scoprire la passione che ho per lo studio dei media. Così decisi di iscrivermi anche per rimettermi in gioco. Purtroppo la laurea è un passaggio obbligato per poter fare certe cose, in certi ambiti neanche vi prendono in considerazione per un colloquio se avete solo un diploma delle superiori. Fra un anno finirò la specialistica e dopo vorrei tentare la strada di un dottorato di ricerca, sarò masochista e so che in questo paese a differenza di altri non viene considerato come un titolo di studio superiore alla laurea. Ho molte idee e sto portando avanti diversi progetti che spero daranno qualche risultato entro l'anno. Scrivo queste righe un pò con lo spirito dell'alcolista anonimo, ovviamente in senso ironico, si potrebbe dire che questa è una seduta dei precari anonimi, sintomo di quanto la situazione non sia delle più rosee. Se posso azzardare un consiglio. La concorrenza in questo settore è tremenda, molto di più che in altri, lo dico con cognizione di causa. Se pensate di non avere i numeri giusti, lasciate perdere e compratevi un furgoncino anche voi e non lo dico per sbarazzarmi della concorrenza. Occorre avere idee e fiducia in se stessi per ottenere risultati e questo vale per ogni situazione in cui c'è una forte competitività ( a meno che non siate il figlio di qualcuno, ma in questo caso non perdereste neanche tempo a leggere queste righe), occorre determinazione e fede in quello che si sta facendo. Se non siete voi i primi a credere in voi stessi come sperate che lo facciano altri? E badate bene che anche in caso contrario non avete comunque grosse chance. Pensateci bene prima di buttare anni inutilmente investendoli in qualcosa che non fa per voi, meglio rinunciare davvero e cercare qualcosa che vi faccia veramente sentire gratificati. Perdonatemi se mi sono messo a pontificare, brutto vizio lo riconosco, ma queste cose le ripeto a me stesso in continuazione quindi mi scuserete se le ho volute condividere con voi.

Jacopo, laurea nuovo ordinamento

Laureato a Marzo dell'anno scorso, anche io come molti di voi con il massimo dei voti...oltre alla soddisfazione personale credevo mi si fossero aperte le porte del paradiso, mai più errata fu la mia considerazione!
Curriculum su curriculum inviati chiedendo esclusivamente la possibilità di effettuare un'esperienza formativa in grado di arricchirmi professionalmente (nell'ambito dei nuovi media), non volevo uno stipendio, non cercavo soldi volevo solo provare a mettere in pratica tanti anni di studio e niente più. Risultato ZERO, nessuno e dico NESSUNO su una cinquantina di c.v. inviati mi ha degnato di una risposta, mi bastava anche un "no guarda non ci piaci" invece l'unica cosa che mi è arrivata è stata l'indiferrenza, una VALANGA D'INDIFFERENZA.
Non ho accettato di fare master, non perchè non ne considerassi l'utilità ma perchè ne contesto, anzi RIFIUTO L'OBBLIGO di spendere altri 10000€, dopo 5 anni di studio mantenuto da mamma e papà, per cercare di assicurarsi un posto di lavoro (che poi tanto sicuro non
è!!!).

A questo punto visto l'aria che tirava, ho fatto i bagagli ed anche belli grossi e sono partito direzione Dublino, confortato dal fatto che per un ragazzo, tanto più laureato in comunicazione, sia FONDAMENTALE un'ottima conoscenza dell'inglese.
Bene, in questi ultimi cinque mesi, ho fatto anch'io come Simone di tutto: dal cameriere al commis chef , studiando inglese la mattina presto e lavorando fino a tarda notte, in una città di un grigio che più grigio non si può.
Anche qui ho spedito molti c.v., ma mi hanno risposto, ho sostenuto colloqui con google, yahoo etc...e sono stato ascoltato, e già questo è qualcosa.
Volete sapere che faccio ora? lavoro nell'Amministrazione Europea dell'UPS a Dublino, ho un contratto a tempo indeterminato di 22000€ annui, che nell'italia dei politici e dei buffoni chiamati Manager E' UN MIRACOLO A SCADENZA DECENNALE, ho bonus su bonus, ho le ferie pagate, il rimborso delle tasse e tutte quelle "cose" che qui si
chiamano DIRITTI del lavoratore, mentre in italia si chiamano privilegi (di parenti o familiari) o grandissime botte di culo.
Ma la cosa più sconvolgente è la qualità del lavoro, l'attenzione al dipendete, la possibilità che viene data ad un ragazzo di affermarsi, di fare carriera di inseguire i suoi sogni....sogni appunto, che nel bel paese rimarranno tali!
Nessuno qui mi ha regalato niente e ne sono contento, è bastato studiare l'inglese, sostenere un buon colloquio e dimostrare tanta buona volontà e voglia d'imparare e TAC, un battito di ciglio e senza nessuna esperienza mi sono ritrovato questo contratto a tempo indeterminato.....lo so, non sono nel campo dei nuovi media ma c'è tempo e non ho nessuna intenzione di lamentarmi o di fermarmi.

Detto tutto ciò mi scuso se mi sono divulgato un pò troppo, ma era tanto tempo che non avevo avuto più la possibilità, o meglio il tempo, di conferire e soprattutto dovevo sfogarmi perchè L'ITALIA MI MANCA ed ho paura a tornare....grazie ai nostri buffoni!

P.S. a tutti i ragazzi che si devono laureare...non pensate che gli sfortunati siano solo gli scienziati della comunicazione, ho troppi amici ingegnieri, architetti e avvocati, rimasti a casa ed infognat iin un labirinto senza uscita...almeno per ora!..ah dimenticavo...qui il lavoro in nero nemmeno sanno cos'è!

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