Wake Up the Journalists!

Luca Conti, e il suo Pandemia, hanno nuovamente anticipato quel su cui volevo scrivere questa sera.
Il Festival Internazionale del Giornalismo.

Le sue parole sono più che esplicite ed esaurienti e per ora, mi limiterò quindi a reindirizzarvi al suo sito, ma anche a trascriverlo, visto che come perugina mi sento toccata dall'argomento.

Nei prossimi giorni, se avrò un pò di tempo, scriverò ancora a riguardo.
Il giornalismo di qualità nell'era digitiale

Il prossimo fine settimana Perugia ospiterà il primo Festival Internazionale del giornalismo. Entusiasta vado subito a vedere il programma per verificare chi e cosa andare ad ascoltare. L'entusiasmo passa subito perché, salvo qualche evento a latere, si tratta di un evento che più autoreferenziale, chiuso, parziale e anacronistico non si può. Vengo subito a spiegare il perché della critica.

Prima giornata, mercoledì 21 Marzo

Si apre con la cerimonia del Premio Ilaria Alpi e la presentazione del 6° Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione in Italia. Nel pomeriggio un appuntamento di formazione con i direttori di alcune scuole di giornalismo internazionali.

Seconda giornata, giovedì 22 Marzo

Primo incontro dibattito sulla riforma del servizio pubblico RAI. Guardo la platea degli interventi: tutti interni alla RAI o ex-RAI, più il Ministro delle Comunicazioni, quale interlocutore politico. A che pro un dibattito dove non c'è contraddittorio? Per fare opera di lobby con Gentiloni, i lor signori RAI non avrebbero potuto organizzarsi una riunione a Roma, magari anche a porte chiuse? Ci fosse qualcuno di un servizio pubblico europeo o qualche portatore di idee preso da fuori. Nessuno! Sarà interessantissimo...

Pomeriggio con una finestra sul mondo e il rapporto tra giornalismo e democrazia globale. Segue una intervista di Claudio Sabelli Fioretti con chi? Lamberto Sposini!

Serata con il tema del giorno, ovvero il futuro dei giornali di carta. Chi è chiamato a parlare? Il meglio del giornalismo di carta umbro! Chi fa media digitali? Dove sono? Non ci sono! Altro bel dibattito dove chi parla non sa quello che dice, visto che la presenza online di lor signori è praticamente nulla. Occasione sprecata.

Terza giornata, venerdì 23 Marzo

Incontri e lezioni di Piero Ottone, Ezio Mauro, Marco Travaglio. Pomeriggio dedicato al giornalismo investigativo, moderato da chi? Monica Maggioni, Tg1. Milena Gabanelli non avrebbe avuto qualcosa da dire di più, visto che con Report è quella che fa sempre e soltanto giornalismo investigativo? No.

Sabato e domenica le presenza di spicco sono quelle di Enrico Lucci e di Giovanni Floris (!), insieme ad un interessantissimo dibattito sull'ordine dei giornalisti.

Per ascoltare qualche opinione interessante sul tema del "Il giornalismo di qualità nell'era digitale" è necessario andare al World Editors Forum Conference dove si parla di redazioni integrate carta e web, contenuti generati dagli utenti e cooperazione tra redazioni. Nel Festival Internazionale del giornalismo, salvo qualche voce internazionale, dovremo invece accontentarci delle solite star televisive e dei grandi vecchi del giornalismo italiano. Per il digitale, i nuovi media, le sfide del futuro, dovremo attendere, si spera, la seconda edizione.

Tutto ciò non è profondamente triste?



Grazie per la tua ottima e puntuale critica Luca.


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